Dialogo ebraico-cristiano, tre sfide per crescere
Fabrizio Mastrofini, su Avvenire del 25 maggio 2005

Intervenendo al simposio promosso a Castel Gandolfo dal movimento dei Focolari il cardinale Kasper ha definito prioritarie ricerca teologica, conoscenza e collaborazione

Non scontro tra civiltà ma «composizione armoniosa delle differenze», in cui si fa «presente» la «inesauribile infinita ricchezza di Dio, ma anche maggiore impegno per dialogare e conoscersi di più». 

È il messaggio che arriva dal primo Simposio internazionale ebraico-cristiano, promosso dal Movimento dei Focolari, iniziato lunedì e che termina domani, riunendo cento esponenti delle diverse religioni al centro Mariapoli, sul tema «Amore di Dio amore del prossimo, nelle tradizioni ebraica e cristiana». 

Nel suo intervento, ieri mattina, il cardinale Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, ha definito «sorprendenti» gli sviluppi del dialogo ebraico-cristiano. Dopo aver ripercorso i gesti Giovanni Paolo II, ha ricordato come subito dopo la sua elezione Benedetto XVI abbia voluto assicurare la continuità. «Papa Ratzinger - ha detto Kasper - lo conosco da più di 40 anni. Ha scritto molti saggi sul rapporto tra ebraismo e cristianesimo. Ha dato importanti contributi teologici. Questo dialogo gli sta molto a cuore». 

Per il futuro Kasper ha indicato tre sfide: «Dobbiamo fare tutto il possibile per conoscerci», approfondire la ricerca teologica reciproca ed anche la «collaborazione». Sul fronte delle povertà, dei valori della vita, della famiglia, per trasmettere il Concilio alle nuove generazioni.

Il convegno era iniziato lunedì con un saluto inviato da Chiara Lubich. La fondatrice del Movimento ha portato la sua esperienza personale. «Vi assicuro - ha detto - che sembra che lo Spirito di Dio aleggi sopra questi incontri, quanto più in questo tra ebrei e cristiani!». Da parte sua, Zanghi - co-direttore del Centro per il dialogo - ha osservato che il «tono» del simposio è nella «apertura di ciascuno all'altro in un ascolto che conduce la conoscenza nel grembo dell'amore». Di quell'amore tra noi in cui «si apre il compimento delle promesse di pace dei profeti».

Da parte ebraica Ibraham Skorka, rettore del Seminario rabbinico latino-americano di Buenos Aires ha approfondito il «concetto dell'Uomo», mentre «la presenza e il silenzio di Dio» sono stati al centro della relazione di Jack Bemporad, direttore del Centro per la comprensione interreligiosa di New York, e del biblista Gerard Rossé. Tra i relatori da parte cattolica ci sono tra gli altri i teologi Piero Coda e Jesús Castellano. 

Il dialogo del movimento dei Focolari con il mondo ebraico è cominciato diversi decenni fa. Di particolare rilievo l'incontro avvenuto nel 1998 a Buenos Aires, tra Chiara Lubich ed una delle comunità ebraiche più numerose dell'America latina. Stamani, i partecipanti parteciperanno all'udienza generale in piazza San Pietro. Domani la chiusura dei lavori.

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