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Dopo l'elezione di papa Benedetto XVI - Dichiarzioni di Riccardo Di Segni, Elio Toaff e Amos Luzzatto

Forte apprezzamento dalla comunità ebraica italiana per il messaggio fatto pervenire giovedì da Bendetto XVI al rabbino capo Riccardo Di Segni, in risposta alle parole augurali di quest'ultimo. «È stata per me una piacevole sorpresa. È un segno molto importante - ha commentato ieri Di Segni a Radio Vaticana - che allontana le nubi che qualcuno cercava di porre in cielo. Ci fa capire che il problema del dialogo con gli ebrei per questo nuovo Papa rappresenta una necessità e anche un'urgenza». «Ho appreso molto bene ciò che ha detto il nuovo Papa a proposito dell'idea di voler continuare il dialogo con gli ebrei percorrendo le orme del suo predecessore. A giudicare da ciò che ha detto bene, farà benissimo», ha commentato Elio Toaff, rabbino capo emerito di Roma. Sulla stessa linea il presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Amos Luzzatto «Ho letto con interesse e apprezzamento la dichiarazione con la quale Benedetto XVI annuncia la sua intenzione di riprendere e continuare il dialogo con il mondo ebraico - ha spiegato - e per parte nostra ci dichiariamo disponibili e felici di questa grande occasione». «Personalmente - ha aggiunto - ritengo che il dialogo debba necessariamente tenere conto della complessità e delle articolazioni della realtà ebraica che, accanto ad istanze di culto e di fedeltà ad una tradizione plurimillenaria, comprende anche dei forti elementi di cultura secolare».

   
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