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Torino dà fiducia al dialogo e ospita due delegazioni di giovani leader israeliani e palestinesi

Si è concluso, il 15 luglio a Torino, “con l’impegno a portare avanti il lavoro insieme, realizzando un forum su internet, promuovendo incontri a Gerusalemme e approfondimenti sui problemi legati al Final Status” il seminario per giovani leader israeliani e palestinesi organizzato dal Cipmo, il Centro italiano per la pace in Medio Oriente. I partecipanti israeliani, tutti di diverso orientamento politico, erano guidati da Mossi Raz, firmatario dell’accordo di Ginevra, mentre i palestinesi, guidati da Sam'an Khouri, direttore Generale del Peace & Democracy Forum e a sua volta firmatario dell’accordo di Ginevra, rappresentavano varie Ong espressione di diverse tendenze nell’Olp. “Comune – afferma il Cipmo - è stata la valutazione dell’importanza del Piano arabo di pace del Vertice di Riad, su cui si organizzerà un’iniziativa a Gerusalemme”. Tra le decisioni anche quella di un libro scritto da un israeliano e un palestinese sul rispettivo modo di vivere nel conflitto, iniziativa unica nella storia della crisi”. “Questo incontro è stato importante”, ha detto Mossi Raz. “I partecipanti incontrandosi hanno detto di sentirsi più moderati nel loro approccio alla situazione”. Il palestinese Sam'an Khouri ha sottolineato il ruolo dei giovani. “Sono importanti, soprattutto considerando la bassa età media di israeliani e palestinesi”.

COMUNICATO STAMPA: DAL MEDIO ORIENTE AL PIEMONTE

Si è svolto nei giorni scorsi a Torino un seminario riservato fra giovani leader israeliani e palestinesi organizzato dal CIPMO - Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente - in collaborazione con il Peres Center di Tel Aviv e il Panorama Center di Ramallah, e con il supporto della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e Torino Spiritualità.

L’incontro si è tenuto in un momento particolarmente delicato per il Medio Oriente. La drammatica svolta avvenuta a Gaza, con il colpo militare realizzato da Hamas, rende quanto mai urgente moltiplicare gli sforzi per costruire la pace in questa martoriata regione.  Al fianco della diplomazia ufficiale, può svolgere un ruolo fondamentale l’incontro, in un paese come il nostro, tra esponenti della società civile dei due popoli, per permettere loro di lavorare insieme in un territorio neutro.  Su questo fronte il CIPMO è impegnato da quasi vent’anni, in stretto contatto con il Ministero degli Affari Esteri, organizzando in tutta Italia iniziative come questa.

I presenti sono personalità di diverso orientamento politico: gli israeliani, guidati da Mossi Raz, già membro della Knesset e firmatario dell’Accordo di Ginevra, sono membri del Kadima, Labor, Meretz; i palestinesi, guidati da Sam'an Khouri, Direttore Generale del Peace & Democracy Forum e a sua volta firmatario dell’Accordo di Ginevra, sono rappresentanti di varie ONG e di organizzazioni coinvolte nel processo di pace ed espressione di diverse tendenze aderenti all’OLP.

Il delegati si erano già conosciuti in un precedente seminario, svoltosi l’anno passato a Biella. Questo ha enormemente favorito lo sviluppo del discorso, che si è articolato su diversi argomenti, dalla situazione attuale in Medio Oriente, agli umori interni delle società, a temi spinosi quali il conflitto interno palestinese e la crisi della attuale leadership israeliana.

Comune è stata la valutazione della rilevanza del Piano arabo di pace, recentemente rilanciato dal Vertice di Riad, su cui si è concordato di organizzare una specifica iniziativa a Gerusalemme nel prossimo autunno.

La discussione si è concentrata anche su argomenti più operativi, quali la realizzazione di un libro, da parte dei presenti, composto da articoli scritti a quattro mani (da un israeliano e un palestinese) sul rispettivo modo di vivere nel conflitto, iniziativa unica nella storia del conflitto.

Janiki Cingoli, Direttore del CIPMO, ha fornito, a inizio lavori, un’analisi del contesto politico attuale nella regione. “E’ evidente che il processo di pace a tappe è finito in un vicolo cieco,” ha detto. “La grave crisi determinatasi con il colpo di forza di Hamas a Gaza è anche conseguenza dei ritardi e degli errori della Comunità internazionale, che non ha adeguatamente sostenuto e riconosciuto il passato Governo di Unità nazionale. Ora si deve spingere per riaprire il dialogo interpalestinese, e intanto si deve favorire l’adozione, da parte israeliana, di misure urgenti per costruire la fiducia e rafforzare Abu Mazen.”

Anche Antonella Parigi, Presidente di Torino Spiritualità, è intervenuta nella sessione iniziale, accogliendo i delegati. “Torino è la città ideale per organizzare questi incontri” ha detto, “perché è da sempre un laboratorio di idee e di democrazia. Noi crediamo fortemente nella tolleranza e nel rispetto delle diverse identità. E l‘identità, secondo noi, passa attraverso il riconoscimento di sé stessi come di cittadini. Per questo ci interessano così tanto le iniziative del CIPMO.”
All’incontro, ha portato un saluto anche Mario Gioannini, della Compagnia di San Paolo e Mariapiera Genta, della Regione Piemonte, la quale ha riconfermato l’interesse della Regione a sostenere nuove iniziative di dialogo del CIPMO.

“Questo incontro è estremamente importante”, ha detto il capo delegazione israeliano nel suo intervento. “I partecipanti hanno l’opportunità di incontrare “l’altra parte” e dichiarano di sentirsi via via sempre più moderati nel loro approccio alla situazione, grazie al confronto con nuovi amici”.

Il capo delegazione palestinese ha, invece, sottolineato il ruolo delle nuove generazioni. “I giovani sono molto importanti, soprattutto considerando che l’età media di israeliani e palestinesi è molto bassa.”

Il seminario si è concluso con il comune impegno a portare avanti il lavoro insieme, attraverso la realizzazione di un forum di discussione su Internet, promuovendo incontri periodici nell’area di Gerusalemme, e sviluppando all’estero, e in particolare in Italia, con la collaborazione del CIPMO, nuovi incontri di approfondimento anche sui problemi più complessi legati al Final Status.

I delegati presenti si sono inoltre impegnati a diffondere nei rispettivi partiti e organizzazioni le proposte elaborate in comune.

Torino, 15 luglio 2007

   
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