Mi scrive un amico, a me caro : 

amica mia, oggi è il giorno da noi “ebrei” chiamato “per non dimenticare”.

C'è chi dice di “indicare una strada che faccia ritornare il sorriso sul volto del cristiano”,

postillerei “sul volto dell’uomo”.


Un altro si chiede che il
 
“Cristo coincida col volto di quel mio collega o dello studente che ho di fronte
:
fa cambiare la percezione della vita”.

Il Cristo, il Messia, la forma umana di D’o. 
Se io sapessi vedere il Messia nel mio collega o studente,
ricomporrei quel volto luminoso perso nell’uomo senza sorriso.

Questa è la ragione per cui dico io che 
oggi non è il giorno per non dimenticare,
ma è il giorno per perdonare,

è il giorno per amare con più forza, 
è il “giorno per sperare con più convinzione” !!!!  

Certo che se stiamo sulle nostre “per non dimenticare”, 
sarà ben difficile che ritorni il sorriso sull’uomo, 
faremo solo dei lunghi funerali.

Sicuramente se noi poniamo la nostra educazione ai giovani
sul ricordare le atrocità della storia rischiamo “veramente di dimenticare”
un’educazione ai giovani proiettata sulla sicurezza di un vissuto del presente
e la certezza di un futuro luminoso.

Dall’eremo, pace e speranza,
amore mediante il Messia, Gesù figlio di Giuseppe figlio di Davide Re.

Framacario

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PS:
Non rischiamo di alimentare “odii” sulle macerie di una Shoah,
ma ripeto troviamo l’unità nella speranza di un mondo migliore che è lì che ci aspetta, 
non là nella storia passata !!! 
Saper perdonare i criminali, non vuol dire “dimenticare” e impunirli, ma “amare”, amici miei.

..... purtroppo è difficile già a livello ideologico.


Grazie, Fra Macario

preghiamo il Signore della Vita che ci aiuti a non dimenticare per non incorrere negli stessi errori; ma anche a guardare avanti, camminando insieme nella luce della Sua Presenza. Lui che era, che è, che viene ed è il vero Signore della Storia.

La Redazione
di Le nostre Radici


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