...da "Avvenire" del 3 Agosto 2001

MEMORIA Mostre, conferenze e visite alle sinagoghe nella Giornata europea delle cultura ebraica, in programma il 2 settembre
Il popolo di Mosè celebra «a porte aperte» la sua storia





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OMA. Sinagoghe aperte e mostre, conferenze e musica, teatro, danze e degustazioni gastronomiche. Anche quest'anno si annuncia ricco di eventi il 14 Elul 5.761 - il prossimo 2 settembre nel calendario ebraico - in cui si celebrerà contemporaneamente in 23 Paesi la seconda Giornata europea della cultura ebraica. Un'occasione per riscoprire il patrimonio storico e artistico di un popolo presente da oltre duemila anni nel nostro Paese e che oggi conta circa 40mila membri.
Promossa in Italia dall'Unione delle Comunità Ebraiche, sotto il patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività culturali, la Giornata è stata presentata ieri presso la Biblioteca del ministero e si ripropone al pubblico anche sulla scorta del successo della precedente edizione: lo scorso anno in Europa i visitatori hanno raggiunto quota 120mila (di cui ben 50mila nel nostro Paese) in 200 città di 16 nazioni. In Italia sono coinvolte 36 località di 13 regioni, in cui le numerose iniziative saranno legate dal tema comune di Pesach, «festa della liberazione dalla schiavitù e della legislazione al centro del pensiero e della tradizione ebraica», ha riferito Amos Luzzatto, presidente dell'Unione comunità ebraiche italiane. Una celebrazione che avviene con la porta aperta, in segno di accoglienza all'ospite e allo straniero, e che oggi indica anche la determinazione a «non chiuderci alla società», ha osservato Luzzatto. Infatti proprio la comunità ebraica italiana «ha la caratteristica specifica di aver prodotto cultura nel corso della storia senza staccarsi dal Paese».
Pur traendo linfa vitale dal passato e conservando gelosamente le proprie tradizioni, la cultura ebraica è in continua evoluzione e con questa manifestazione si apre nuovamente a una dimensione europea, «da costruire non solo con i mercati e la moneta unica, ma con i valori e la cultura». Lo ha ribadito Jacob Benatoff, presidente del Consiglio europeo delle comunità ebraiche presenti in 37 Paesi, che ha in progetto il restauro e la riapertura delle catacombe ebraiche di Roma a Villa Torlonia e la realizzazione di un museo che ne contenga i reperti archeologici, ora conservati anche nei Musei Vaticani. E il sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, dopo aver definito «patrimonio della civiltà italiana tutto ciò che riguarda la cultura ebraica», ha annunciato che a settembre dovrebbe diventare operativa la proposta di legge per realizzare a Ferrara un mausoleo che ricordi la Shoah e la diaspora, «quale parziale risarcimento dello Stato agli errori del fascismo».
Quest'anno il fulcro delle attività sarà Bologna, sede del primo ateneo del mondo, dove la presenza degli ebrei viene attestata per la prima volta da sant'Ambrogio in una lettera scritta alla fine del IV secolo. «Il vescovo di Milano era partito per il capoluogo emiliano per esumare dal Campus Judeorum i due protomartiri Vitale e Agricola e trasportarli nella basilica di santo Stefano», riferisce Lucio Pardo, presidente della Comunità ebraica della città, in cui la Giornata sarà l'occasione per presentare i lavori di restauro in corso nel complesso della sinagoga. Fra gli appuntamenti, tutti gratuiti, una fiera del libro ebraico, visite guidate al museo e alla mostra pittorica di Emanuele Luzzati; per i bambini sono previsti spettacoli di burattini e laboratori su cibi e riti della Pasqua ebraica, intitolati «A tavola con Mosè».
Nei musei saranno esposti oggetti rituali e domestici, ma anche documenti dall'epoca romana a oggi. A Siracusa si potrà visitare il più antico miqwé (bagno rituale) d'Europa, scoperto di recente, mentre ad Alghero sarà aperta la Torre degli ebrei (per il programma dettagliato, si può consultare il sito www.jewisheritage.org). L'obiettivo a lungo termine è quello di rendere sempre più agibili i monumenti ebraici e creare uno scambio di mostre a livello europeo.

Laura Badaracchi


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