Israele-Vaticano,
  150 rabbini a fianco del Papa: «Ci dissociamo dalle critiche del governo
  Sharon»
  Un'importante voce ebraica
  scende in campo a fianco del Vaticano nella polemica innescata dal governo
  israeliano contro Papa Benedetto XVI accusato nei giorni scorsi di non aver
  citato Israele fra i Paesi vittime del terrorismo internazionale.
  Centocinquanta rabbini, membri dell'organizzazione americana Pave the Way
  Foundation, da anni attivamente impegnata nel dialogo ebraico-cristiano,
  si sono dissociati dalle dichiarazioni del governo israeliano, ribadendo
  fiducia e apprezzamento al Pontefice. E soprattutto hanno chiesto con forza al
  premier Ariel Sharon che «Israele mantenga fede ai suoi impegni, rafforzando
  i rapporti con la Santa Sede».
  In una lettera inviata al Santo Padre, i rabbini hanno contestato anche le
  critiche che fonti ufficiose del ministero degli Esteri israeliano hanno
  rivolto alla memoria di Giovanni Paolo II per il suo - a loro dire - silenzio
  davanti ad alcune stragi. «Ci dissociamo - hanno scritto i membri di Pave
  the Way Foundation - dalle dichiarazioni rese da alcuni membri del
  ministero degli Affari esteri il 25 luglio e successivamente».
  I firmatari sono in gran parte gli stessi che incontrarono il 18 gennaio
  scorso Giovanni Paolo II in Vaticano quando espressero gratitudine a Papa
  Wojtyla «la cui voce si è sempre levata in difesa degli ebrei in ogni
  occasione». I rabbini hanno quindi ricordato come, quando era ancora
  cardinale, Joseph Ratzinger «non ha mai fatto mancare sostegno alla causa
  ebraica».
  A gettare acqua sul fuoco delle polemiche sono giunte ieri anche le parole di
  Meir Rau, già rabbino capo askhenazita di Israele, il quale ha sottolineato:
  «Dobbiamo dare credito a Papa Benedetto XVI, non dobbiamo trasformarlo in un
  nostro nemico, sarebbe una cosa del tutto ingiustificata».
  Chi invece non abbassa i toni è il quotidiano conservatore Jerusalem Post .
  Domenica un editoriale sottolineava la necessità di «una tregua». Ma ieri
  il giornale è tornato alla carica: «È davvero troppo - si domanda
  polemicamente - chiedere che il Vaticano riconosca anche Israele come vittima
  del terrorismo?»
  _______________
  Vedi anche:
  160 Rabbini in Vaticano