Gerusalemme
Speranze di concludere i dialoghi Santa Sede-Israele prima che il Papa giunga in Terra Santa
 
La "Commissione bilaterale permanente di lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele" si è riunita ieri mercoledì, 18 febbraio, presso la sede del ministero degli Affari esteri di Israele, per proseguire nei negoziati miranti alla firma di un accordo, che confermi lo statuto fiscale della Chiesa Cattolica in Israele, e che provveda alla salvaguardia delle sue proprietà, specie quelle sacre, nonché alla restituzione di quelle perse nel corso degli anni. Questi negoziati sono stati avviati l'11 marzo 1999. Il convoglio di autovetture con targhe diplomatiche, con a bordo i negoziatori della Santa Sede, è arrivato alla sede del Ministero poco prima delle 10 del mattino, e se ne è allontanato di nuovo poco prima delle 13.00. I negoziatori vaticani non si sono concessi alla stampa, ma assieme a quelli dello Stato israeliano, hanno parlato per mezzo di un "Comunicato congiunto". Sebbene la riunione sia stata piuttosto breve, il "Comunicato congiunto" afferma che vi è stato effettivo "progresso" nelle trattative, e non si limita alle sole parole di rito (che pure ripete) sul "clima di grande cordialità" e sul "condiviso impegno di raggiungere l'accordo al più presto possibile". Secondo osservatori, in tal modo si alimenta la speranza di ulteriore progresso ancora prima che arrivi papa Benedetto XVI, atteso come pellegrino di Terra Santa nel prossimo mese di maggio.

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[Fonte: AsiaNeews 19 febbraio 2009] 



 Città del Vaticano
Il Papa va in Israele perché “lì sono le nostre radici”
 
Anche se la situazione di Gaza è a oggi ancora un’incognita - e, dunque, fino a che non si ha la certezza che nell’area non vi sono in corso operazioni belliche, il programma non verrà comunicato - in Vaticano si sta lavorando sodo per la preparazione del viaggio del Pontefice in Israele. Lo ha confermato ieri mattina lo stesso Benedetto XVI durante l’incontro in Vaticano coi presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane, la “Conference of presidents of major american. Jewish organizations”: «Mi sto preparando a una visita in Israele e Terra Santa per i cristiani così come per gli ebrei, poiché le radici della nostra fede vanno trovate lì», ha detto il Papa.
Il lavoro della Santa Sede è concentrato su tre fronti: da una parte, appunto, il programma che nell’ordine dovrebbe portare il Papa - nel mese di maggio - prima in Giordania, poi in Israele e infine nei territori palestinesi. Dall’altra si lavora per i cristiani arabo-palestinesi. Ovvero perché tutti i cristiani presenti possano seguire liberalmente il Pontefice nei suoi spostamenti nei territori pieni di check point e insidie. Se la cosa riuscirà, la popolazione potrà godere, almeno per qualche giorno, di una piena libertà di movimento in piena sicurezza. E, infine, si lavora sulla didascalia presente nel museo di Yad Vashem, la quale presenta Pio XII come insensibile al dramma degli israeliti perseguitati. Pare che vi siano accordi tra le due parti per modificare il testo e, pare, che la cosa si possa fare quanto prima....continua


 
[Fonte: Il Riformista 13 febbraio 2009] 



 Città del Vaticano
Il Papa riafferma l'irrevocabilità della condanna dell'antisemitismo da parte della Chiesa Cattolica
 
Alle ore 11.50 di giovedì 12 febbraio, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza i Membri della Delegazione della "Conference of Presidents of Major American Jewish Organizations" nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano. Qualsiasi negazione o minimizzazione del terribile crimine della Shoah è "intollerabile e del tutto inaccettabile". Benedetto XVI lo ha ribadito nel discorso loro rivolto che pubblichiamo...continua


 
[Fonte: Santa Sede 12 febbraio 2009] 



 Roma
L'ebrea Doron a Roma

Oggi alle 11 a palazzo Valentini (Via IV Novembre 119/A) a Roma la scrittrice israeliana Lizzie Doron interviene all'11.ma edizione dell'iniziativa "Semi di Pace. Israeliani e palestinesi in dialogo". La Doron - autrice di "Perché non sei venuta prima della guerra?" e "C'era una volta una famiglia" (Giuntina) - partecipa alle 17 anche a un incontro organizzato dalla Rivista valdese "Confronti" presso la Libreria Bibli (Via dei Fienaroli 28, quartiere di Trastevere) insieme allo scrittore palestinbese Nafez Rifaie, il cameraman israeliano Hillel Nave, il producer palestinese Nidal Abudiab e i giovani partecipanti al progetto "Fiori di pace" Ramz Jammal (arabo) e Itai Garfunkel (ebreo); mpodera la giornalista Lucia Cuocci.


 
[Fonte: Avvenire 11 febbraio 2009] 



 Roma

Il Papa in Medio Oriente andrà in una moschea ed al Museo della Shoah

Il viaggio del Papa in Israele non è ancora stato annunciato ufficialmente e fino all’ultimo potrà essere rinviato, nel caso la situazione a Gaza non sia pacificata, ma la diplomazia d’Oltretevere e quella israeliana hanno già concordato nei dettagli il programma. E l’agenda messa a punto nelle ultime settimane prevede il giorno stesso dell’arrivo a Gerusalemme una sosta al museo della Shoah di Yad Vashem, dove si trova il padiglione con la contestata didascalia sotto l’immagine di Pio XII. Così come prevede anche la visita a una moschea in Giordania. Il viaggio in Israele era sembrato in forse nel momento più difficile della crisi scaturita dalle dichiarazioni del vescovo lefebvriano Williamson sulle camere a gas, ma la macchina dei preparativi non si è in realtà mai interrotta. Com’era accaduto per lo storico pellegrinaggio di Giovanni Paolo II nel 2000, la visita papale inizierà da Amman, in Giordania, dove l’arrivo di Benedetto XVI è previsto l’8 maggio. Il giorno successivo Raztinger entrerà nell’antica basilica dedicata a Mosè sul monte Nebo e si affaccerà dal parapetto che permette di vedere dall’alto la Terra Promessa. Qualche ora dopo il Papa entrerà per la seconda volta in una moschea...continua


 
[Fonte: Il Giornale 9 febbraio 2009] 



 Roma

Qualcosa non torna nei rapporti tra ebrei italiani e la Santa Sede

Il vaticanista del «Giornale», l’ottimo Andrea Tornielli, ha confessato recentemente di non riuscire a capire, pur avendoci riflettuto a lungo, le ragioni del progressivo irrigidimento dell’ebraismo italiano (o almeno di una parte dei suoi rappresentanti) nei rapporti con la Chiesa cattolica: tanto più di fronte a un papa come Benedetto XVI, che «più dei suoi predecessori ha riflettuto e scritto sul legame imprescindibile e non assimilabile a quello di altre religioni che unisce ebrei e cristiani». La nuova versione in latino della preghiera del venerdì santo Et pro Judaeis non sembra costituire un salto di qualità rispetto a quella presente nel c.d. messale di Paolo VI, né il giudizio attuale della Santa Sede sulla politica dello Stato di Israele appare più freddo e distaccato rispetto al passato: anzi, semmai, sembra vero il contrario. Dopo lo scritto di Tornielli, si è avuta la vicenda della remissione della scomunica ai vescovi lefebvriani, fra i quali uno risulta aver fatto affermazioni negazioniste: vicenda che è stata evidentemente gestita in modo tutt’altro che perfetto da parte dei più diretti collaboratori di Benedetto XVI, ma sospettare che essa comporti una qualche tolleranza per opinioni di quel tipo risulta evidentemente una forzatura polemica. Insomma per Tornielli, le ragioni di questo irrigidimento restano un «mistero»....continua


 
[Fonte: L'Occidentale 1 febbraio 2009] 



 Roma

Incontri interculturali ed interreligiosi.

“CREDERE PER ESSERE”
ANNO 2009

Gli incontri si svolgono presso il Club Montevecchio (Via di Montevecchio, 6a -dietro Piazza Navona), sono organizzati dalla dott. Maria Elettra Cugini, psicologa e psicoterapeuta con il Patrocinio del Comune di Roma.

-venerdì 6 febbraio ore 21 : “Il Sufismo Islamico”
relatore Maestro Sufi Burhanuddin


Info:
elettracugini@libero.it


 
[Fonte: LnR gennaio 2009] 



 Bologna

Seminario di cultura ebraica

Dorot ha tannajm: la generazione dei Maestri. La lunga storia della tradizione rabbinica all’epoca del Talmud fino alla diaspora di Roma

Docente
Rav Alberto Sermoneta
Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Bologna

Durante il corso verranno affrontati passi talmudici, nei quali viene messo in risalto il periodo storico in causa e le varie alternanze di dinastie rabbiniche dell’epoca dei Maestri della Mishnà ai Gheonim, cioè la dinastia rabbinica dell’epoca post-talmudica.


Info

Tutti i lunedì ore 17.00 - 18.30 per quattro settimane
Calendario 19 – 26 gennaio, 2- 9 febbraio
Inizio: lunedì 19 gennaio
Iscrizioni: fino al 15 gennaio
Costo: € 90,00
Studenti e pensionati: sconto 15%

Gli interessati sono invitati a leggere con cura le "Norme generali sui corsi"


 
[Fonte: Museo ebraico di Bologna 2009] 




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