Città del Vaticano
30 gennaio.Presentazione del volume “Hebrew Manuscripts in the Vatican Library” (Catalogo dei Manoscritti Ebraici della Biblioteca Apostolica Vaticana) a cura di Benjamin Richler, Malachi Beit-Arié, Nurit Pasternak, della Jewish National and University Library di Gerusalemme.
 
In occasione della presentazione, stamani a Roma, nella Sala conferenze di Via dell’Ospedale – in Vaticano – del “Catalogo dei Manoscritti ebraici della Biblioteca Vaticana”, compilato dall’Institute of Microfilmed Hebrew Manuscripts e a cura di Benjamin Richler, è stata sottolineata la collaborazione tra Israele e Santa Sede. Il volume, edito nel 2008 dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, include il catalogo di tutti i manoscritti vaticani in scrittura ebraica per un totale di circa 800 segnature, distribuite in 11 fondi manoscritti, dal IX secolo ai giorni nostri, e costituisce un esempio significativo di collaborazione tra istituzioni culturali israeliane e della Santa Sede. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri il cardinale Raffaele Farina, archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, lo studioso israeliano Benjamin Richler, curatore del volume e Mordechay Lewy, ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede.
 


 
[Fonte: Radio Vaticana 30 gennaio 2009] 



 Roma
17 gennaio: Giornata dell'ebraismo. J. Sievers: "Quest'anno si celebra con i cuori lacerati".
 
La Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei (17 gennaio) si celebra quest’anno in un clima fortemente provato dal conflitto a Gaza. “Questa situazione pesa su tutti. I cuori sono lacerati. La situazione è molto complicata: certamente si può e si deve sperare in una pace duratura. Come sarà e con chi potrà essere questa pace, questo è difficile dirlo”. A parlare è Joseph Sievers, direttore del Centro "Cardinal Bea" per gli studi giudaici, della Pontificia Università Gregoriana, che in un’intervista al Sir dedicata alla Giornata, plaude alla iniziativa “bella e interessante” promossa nei giorni scorsi dalla Comunità ebraica di Roma e dall’Unione delle comunità ebraiche italiane che d’accordo con l’Ambasciata di Israele hanno devoluto 300 mila Euro in medicinali, di cui 2/3 andranno ai palestinesi di Gaza, e un terzo agli israeliani colpiti nelle aree attorno. “Mi sembra – dice lo studioso - un gesto che da un lato dice sostegno a Israele e dall’altra dice anche una apertura a riconoscere le sofferenze dell’altra parte. Non è facile, quando si è colpiti, riconoscere che l’altro ha una sofferenza magari diversa ma pur sempre correlata. Se riusciamo a fare questo, allora anche il dialogo può andare avanti”. “La politica italiana e l’Unione Europea – prosegue l’esperto - possono e devono svolgere un ruolo importante. Penso che in Italia, e specialmente la chiesa italiana possa cercare di mantenere un cuore aperto a tutte e due le parti. Mi sembra che sia importante non giudicare né pensare che tutto sia equivalente. Ci sono delle responsabilità, che sono sia da parte di Hamas che da parte di Israele. Sebbene siano responsabilità non simmetriche, la Chiesa può fare tanto, soprattutto per essere vicina a chi soffre e la sofferenza è da tutte e due le parti”. Quest’anno però gli ebrei italiani hanno deciso di non partecipare alla Giornata del 17 gennaio. Secondo lo studioso, le questioni da loro sollevate (preghiera del Venerdì Santo e processo di beatificazione di papa Pio XII) “rappresentano certamente una pietra di inciampo per il dialogo e pertanto vanno affrontate, ma – aggiunge Sievers - sarebbe grave lasciarsi bloccare da esse”.
 


 
[Fonte: SIR 12 gennaio 2009] 



 Israele/Palestina
Israeliani e palestinesi, parla il dolore
 
Le prime immagini televisive di una guerra sono sempre le macerie. Case, tetti, vetri, strade: tutti ridotti in mille pezzi dalle esplosioni. Ci sono però anche macerie più nascoste, che difficilmente arriviamo a vedere. Sono quelle di chi con fatica, anche nel cuore di un conflitto, non ha mai smesso di costruire ponti di riconciliazione. E ora – sotto il fuoco degli F16 israeliani come dei razzi palestinesi – vede anche tutto questo andare in frantumi. Come vivono queste ore terribili di guerra a Gaza tutte quelle associazioni che hanno fatto dell’incontro tra israeliani e palestinesi la loro ragione di vita? Una testimonianza molto significativa ci giunge dal Parents Circle, il gruppo che da oltre dieci anni vede insieme genitori israeliani e palestinesi accomunati dal fatto di aver perso in questo conflitto un proprio caro. Si incontrano, provano a capire ciascuno il dolore e dell’altro e a dare una testimonianza forte: «Se noi, che abbiamo pagato il prezzo più alto, riusciamo a parlarci – dicono con una semplicità disarmante – perché in Israele e in Palestina non dovrebbero riuscirci anche tutti gli altri?». Lo hanno ripetuto anche in questi giorni con una breve presa di posizione ufficiale in cui affermano che «la soluzione del conflitto non può venire dalla violenza» e che «la riconciliazione tra i due popoli è l’unica garanzia di una pace duratura »....continua

 


 
[Fonte: Avvenire 7 gennaio 2009] 



 Roma

Incontri interculturali ed interreligiosi.

“CREDERE PER ESSERE”
ANNO 2009

Gli incontri si svolgono presso il Club Montevecchio (Via di Montevecchio, 6a -dietro Piazza Navona), sono organizzati dalla dott. Maria Elettra Cugini, psicologa e psicoterapeuta con il Patrocinio del Comune di Roma.

-domenica 18 gennaio ore 17: “La Cabala Ebraica”
relatore Prof. Marco Morselli


Info:
elettracugini@libero.it


 
[Fonte: LnR gennaio 2009] 



 Bologna

Seminario di cultura ebraica

Dorot ha tannajm: la generazione dei Maestri. La lunga storia della tradizione rabbinica all’epoca del Talmud fino alla diaspora di Roma

Docente
Rav Alberto Sermoneta
Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Bologna

Durante il corso verranno affrontati passi talmudici, nei quali viene messo in risalto il periodo storico in causa e le varie alternanze di dinastie rabbiniche dell’epoca dei Maestri della Mishnà ai Gheonim, cioè la dinastia rabbinica dell’epoca post-talmudica.


Info

Tutti i lunedì ore 17.00 - 18.30 per quattro settimane
Calendario 19 – 26 gennaio, 2- 9 febbraio
Inizio: lunedì 19 gennaio
Iscrizioni: fino al 15 gennaio
Costo: € 90,00
Studenti e pensionati: sconto 15%

Gli interessati sono invitati a leggere con cura le "Norme generali sui corsi"


 
[Fonte: Museo ebraico di Bologna 2009] 



 Roma

Newsletter dell'Ufficio culturale dell' Ambasciata d'Israele

28 novembre – 10 gennaio 2009

The Gallery Apart presenta la prima personale in Italia dell’artista israeliana Meital Katz-Minerbo. Nata in Israele nel 1974, all’età di 1 anno si è trasferita in Venezuela dove ha vissuto fino a 21 anni, dal 1995 è tornata a Tel Aviv dove attualmente vive e lavora. Oltre ad una serie di mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati in Israele, nel 2007 Katz-Minerbo e’ stata invitata a partecipare all’OPEN SPACE International Workshop for Art Academies presso la School for Art and Design, Kassel, Germany e nel 2008 al prestigioso programma Art OMI International Artists Residency in Columbia County, N.Y. Oltre a installazioni site-specific e sculture, i lavori pittorici costituiscono parte rilevante dell’opera dell’artista.


Galleria Apart
Via della Barchetta 11
Roma
Tel/fax 06 68809863
info@thegalleryapart.it
www.thegalleryapart.it
 


 
[Fonte: Apcom 9 novembre 2008] 


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